Etichette

domenica 4 novembre 2012

CONSIGLIO COMUNALE: FAREMO, VEDREMO, DECIDEREMO.

Ben 12 i punti all'o.d.g. nello scorso consiglio comunale, tenutosi mercoledì 31 ottobre.
Nella maggioranza assente Zinni, mentre erano presenti entrambi i rappresentati dei gruppi di minoranza, Mancini e Ferraro.
Proprio questi ultimi, a dispetto delle voci infondate che li volevano in cattivi rapporti, sono parsi molto in sintonia ed hanno incalzato la maggioranza mettendola in difficoltà in diverse occasioni.
Il leit motiv del consiglio è stato il rinvio di ogni tipo di decisione, in pieno stile Nuova Alleanza.
Sono state infatti rimandate dalla maggioranza, ad una futura quanto vaga "commissione", sia la proposta di regolamentazione per le assegnazioni di locali comunali alle associazioni, sia la richiesta di assegnazione di locali di rappresentanza per assessori e gruppi di minoranza, entrambe presentate da San Vito Bene Comune.
Entrambe le richieste ci sembrano legittime e condivisibili. Un regolamento per l'assegnazione degli spazi comunali alle associazioni è indispensabile per evitare quelle concessioni pre-elettorali e disparità di trattamento che contribuiscono soltanto a rovinare i rapporti tra le associazioni sanvitesi, così come avere dei locali, o anche solo degli orari, nei quali i cittadini possono incontrare e relazionarsi con gli assessori e con i gruppi consiliari sarebbe un enorme salto di qualità nel rapporto cittadini-amministratori.
Ma l'apoteosi della non-decisione e del piede in due staffe si è avuta con la mozione, presentata in consiglio dal capogruppo di Nuova Alleanza Gabriele Nardone, con la quale si intendeva impegnare la maggioranza a procedere allo sgombero dei locali e degli spazi dell'ex sottostazione di San Vito Marina (zona 22), da tempo occupati e riqualificati da un gruppo di cittadini.
Bisogna premettere che sulla questione in merito la maggioranza non è per nulla compatta, divisa com'è tra chi, come il sindaco Catenaro (più per quieto vivere che per convinzione), sarebbe anche propenso a regolarizzare la concessione dell'area, e chi, come l'assessore Comini e il capogruppo Nardone (più per motivi ideologici che per convinzione), vorrebbe lo sgombero immediato.
Fatta questa premessa, con il voto sulla mozione che si avvicinava pericolosamente, e quindi con il rischio di dover assumere una posizione chiara e netta su un argomento (cosa mai avvenuta finora nelle amministrazioni Nuova Alleanza, se si esclude il resort), non è parso vero al sindaco di sentire qualche brusio levarsi dalla platea: consiglio sospeso per ordine pubblico e decisione rinviata ad una prossima seduta. Un capolavoro.

Qualche parola va spesa sulla proposta di deliberazione presentata dall'assessore Comini in merito alla salvaguardia del nostro litorale da attività estrattive in mare.
Con il recente Decreto Sviluppo dell'agosto scorso, il governo ha modificato la norma che impediva le attività estrattive in mare entro le 12 miglia dalla costa, di fatto rendendo di nuovo possibile riaprire il procedimento di autorizzazione per il campo estrattivo denominato "Ombrina Mare 2", che si trova a poco più di 3 miglia dalla costa sanvitese, con tutto il rischio per la salute, per l'ambiente e per il turismo che ne consegue.
L'assessore propone di attivare i deputati e senatori del nostro territorio per cercare di scampare questo pericolo. La proposta è anche condivisibile e merita di essere portata avanti, ma l'assessore Comini dimentica che lo strumento per salvaguardare la nostra costa c'è già, e si chiama PARCO DELLA COSTA, con il quale il limite per le attività estrattive tornerebbe nuovamente a 12 miglia...

Nessun commento:

Posta un commento